Non è l’ingl-ese, non è il
franc-ese, non è il macerat-ese, ma è il “difficilese”,
il linguaggio preferito di alcune categorie di persone, tra cui.. gli
insegnanti.
In due anni di scuola di
specializzazione per l’insegnamento secondario ne ho sentite di cotte e di
crude, ma pensavo fosse una specie di dazio
da pagare per ottenere l’attestato finale, paroloni difficili per far passare
il tempo, ma nulla o quasi di tutto ciò sarebbe mai realmente entrato negli
edifici scolastici.
Mi sbagliavo di grosso.
Non vorrei (o forse si..) disquisire
ulteriormente su questa scuola di specializzazione, vi dico soltanto che i
primi utilissimi insegnamenti in “Didattica per concetti” pensavo non fossero
in italiano..
Il bello (brutto) è che
questa clamorosa valanga verbale new-age
è arrivata davvero nelle nostre scuole, con tutto il vuoto che la riempie!
I tempi si dilatano, ciò che
poteva essere espresso chiaramente con un termine ora occupa intere pagine di
registri, verbali, profili.. chissà perché mi viene in mente la parola ridondante..
Piccolo libretto delle
istruzioni per entrare in un edificio scolastico (non chiamatela scuola per
carità) ed uscirne vivi:
1) Il caro buon vecchio preside non è più lui, ora è il dirigente scolastico.
2) Non esiste più il bidello, c’è il collaboratore scolastico.
Praticamente tutti coloro che non sono insegnanti diventano collaboratori scolastici, quindi se cerchi una figura in particolare sono cavoli..
Praticamente tutti coloro che non sono insegnanti diventano collaboratori scolastici, quindi se cerchi una figura in particolare sono cavoli..
3) Il termine progetto
è molto amato, svariati gli argomenti, pochi i soldi, ma non fa niente,
l’importante è fare scena.
4) L’insegnante non presenta il programma della classe,
elabora un contratto formativo,
meglio se individuale (30 alunni per
classe, 30 programmi?)
5) Quella che mi piace di più: la MAPPA CONCETTUALE.
Ma che cos’è la mappa concettuale?!? Per favore dite SCHEMA, che è la stessa cosa ed eviterete tanti occhietti sgranati ed affranti che vi guardano come se arrivaste da Venere.
Ma che cos’è la mappa concettuale?!? Per favore dite SCHEMA, che è la stessa cosa ed eviterete tanti occhietti sgranati ed affranti che vi guardano come se arrivaste da Venere.
6) I libri di testo (e questo ormai è irreversibile)
sono divisi in unità didattiche e unità di apprendimento.. chiamarli CAPITOLI
e basta come è sempre stato noo?
7) L’elaborato
scritto di italiano non è una
parolaccia, è il TEMA, il ri-elaborato
è il RIASSUNTO.
8) Se ad un insegnante scappa la parola COMPITO in CLASSE
o INTERROGAZIONE è peccato mortale, si dice
verifica, scritta o orale.
9) Guai chiamare il viaggio
di istruzione GITA scolastica.
10) La RICREAZIONE
non esiste, c’è l’intervallo, tipo il
carosello in tv.
Sento di poter continuare ma
non vorrei sputacchiare (più di tanto) nel piatto in cui mangio.
A presto.
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